“Papá, ¿qué estabas haciendo durante la Primera Infoguerra Mundial?” Esta frase fue uno de los tuits más repetidos durante los primeros días del ‘Cablegate’, nombre con el que se conoció la filtración de 250.000 documentos diplomáticos de los EEUU por parte de la web WikiLeaks.
El origen de esta, data de diciembre de 2006, cuando un periodista llamado Julian Assange creó la plataforma. Su nombre deriva de la unión de dos expresiones: la hawaiana “rápido” (“wiki) y la inglesa “filtración” (“leaks”). La organización, que está compuesta por un grupo de personas entre los que se encuentran periodistas, informáticos o matemáticos, tiene como fin compartir todo tipo de informes y documentos oficiales con el mundo, sean estos de carácter clasificado o no. Para ello, han ideado un sistema de envío anónimo de datos, los cuales son recopilados y verificados, haciendo públicos en su web los que estiman más relevantes. Pero, ¿qué llevo a Assange a crear WikiLeaks? Con motivo de dar respuesta a esta incógnita, los artistas italianos Dario Morgante y Gianluca Costantini han realizado un cómic llamado ‘Julian Assange, de la ética hacker a WikiLeaks’, que publica actualmente la editorial Luces de Gálibo. A modo de biografía, la novela gráfica profundiza en el origen de este personaje que tantos quebraderos de cabeza ha supuesto a los principales gobiernos de nuestro planeta. De hecho, la etapa al mando de la organización aparece aquí sucintamente, centrándose sobre todo en la motivación que le llevó a crearla. Continua
di Jesùs Jiménez
in El Còmic en RTVE
Recuperamos nuestras recomendaciones de fin de semana con seis títulos tan variados como interesantes. Para empezar, tres apasionantes biografías: Julian Assange, de la ética hacker a Wikileaks (Luces de
Gálibo), Egon Schiele, vivir y morir (Norma) y La vida soñada del Capitán Salgari (Norma). Podemos seguir con el
cómic reportaje Rural (La Cúpula) o disfrutar de el misterio de Grima (Planeta
DeAgostini) y la acción de Robocop: último asalto (aleta), la adaptación al
cómic del guión de Frank Miller para la tercera película del personaje.
Julian Assange, de la ética hacker a Wikileaks (Luces de
Gálibo) es un interesante cómic sobre uno de los personajes más polémicos de la actualidad y el único que se ha atrevido a enfrentarse a gobiernos tan poderosos como el norteamericano,
con un arma infalible, la información.
Una historia que comienza el 5 de abril de 2010, cuando WikiLeaks dió una rueda de prensa en Washington durante la que difundió un vídeo que mostraba el asesinato de al menos doce civiles iraquíes, además de dos periodistas de la agencia Reuters, durante el ataque de dos helicópteros Apache del ejército estadounidense. Muertes que el gobierno estadounidense había achacado a insurgentes. Y sólo fue el principio, desde entonces Assange se ha convertido en una especie de demonio mediático para los grandes Gobiernos que temen que sus secretos más oscuros lleguen a Internet. Continua
El 5 de abril de 2010, durante una rueda de prensa en Washington, WikiLeaks difunde un vídeo que muestra el asesinato de al menos doce civiles iraquíes, además de dos periodistas de la agencia
Reuters, durante el ataque de dos helicópteros Apache del ejército estadounidense. Desde la difusión de aquel vídeo, WikiLeaks y su fundador, Julian Assange, se han convertido en los cocos de las
grandes potencias mundiales. Desde los inicios de la comunidad hacker hasta el proceso por violación de 2010, Julian Assange ha llevado a cabo una batalla sin cuartel para promover y defender la
libertad de información.
«Nosotros hemos relatado los hechos íntegramente. Dos periodistas fueron asesinados por el ejército estadounidense. Ese mismo ejército que declaró que habían sido insurgentes quienes habían
matado a los periodistas».
«Primero, no dañar los sistemas que violamos; segundo, no alterar las informaciones; tercero, difundir las informaciones».
JULIAN ASSANGE
Gianluca Costantini (Rávena, 1971), a través de su activismo internacional, sigue recogiendo botones para abrir puertas a la investigación sobre lo visual, con papel y lápiz, aunque sin
desdeñar la tecnología del mundo en que nació. Expone desde 1991, y ha publicado en importantes revistas europeas. En 2010 expuso por segunda vez en el Salón del Dibujo Contemporáneo de París en
el Louvre y colabora con Le Monde Diplomatique, Internazionale y Animals.
Dario Morgante (Roma, 1971) se mueve entre el mundo editorial, el arte y el underground. Ha publicado la novela La campagna P38 (2007), el libro de relatos Mia sorella è una gran figa
(2004) y cómics en varias revistas y, entre otros, en los volúmenes Terminale Paradiso (2002) y Vampire$ (2003). Fundó las revistas Kerosene y L’Ostile, así como la editorial Purple Press. Es
director artístico de la editorial Castelvecchi y de la galería Mondo Bizarro.
di Philip Di Salvo
da EJO European Journalism Observatory (Osservatorio europeo di giornalismo)
Può Julian Assange diventare un personaggio da fumetto? Può la formula del fumetto funzionare per raccontare la storia di un ambizioso giovane hacker australiano finito per essere l’uomo più ricercato al mondo? La Becco Giallo di Treviso, che si dedica per sua stessa definizione a “fumetti di impegno civile” ci è riuscita con il volume Julian Assange, dall’etica hacker a WikiLeaks realizzato da Dario Morgante e Gianluca Costantini che in meno di 150 pagine di disegni narrano della vita del fondatore della piattaforma di whistleblowing più famosa al mondo dalla sua infanzia fino all’estate del 2011, il primo processo, la prima condanna, il carcere, gli arresti domiciliari. Manca – ed è proprio questo uno dei punti di forza maggiori del libro – una narrazione cronologica dei fatti: non vediamo il bambino Julian partire dalla sua infanzia disordinata, crescere come patito di computer e giornalismo e infine sfidare la diplomazia mondiale, pubblicandone i dispacci segreti. Al contrario la narrazione procede per snodi, mettendo in scena i turning point del percorso di Assange a cominciare dal più grande, il video Collateral Murder e la cruciale conferenza stampa dell’aprile del 2010 a Washington che trasformò WikiLeaks in un fenomeno globale portando l’organizzazione sulle pagine di tutti i quotidiani del mondo. A segnare l’avanzare dei fatti troviamo voli aerei, schermi di computer, incontri, donne, tribunali e I tre giorni del condor di Sidney Pollack.
Raccontare Julian Assange potrebbe essere molto semplice per via dei toni da spy-story che i fatti potrebbero ispirare. Anche le accuse di stupro, che Morgante e Costantini non ignorano ma su cui sospendono il giudizio evitando ogni anche qui facile strizzata d’occhio, potrebbero facilmente spingere verso una narrazione dalle tinte noir e accattivanti. Ma tutto questo, semplicemente, è omesso in favore di una struttura per immagini a tratti evocativa che non teme il farsi romanzesca all’occorrenza: come è nelle splendide pagine dedicate all’infanzia “anarchica” di Julian Assange o in quelle finali che vanno a chiudersi a circolo su un videogioco a gettoni a Magnetic Island, Australia nel 1983 e su Daniel Assange, il figlio nato dal primo matrimonio, ora ventenne e programmatore informatico.
Forse è proprio la forma del fumetto a garantire una resa piana di questo tipo, priva dell’enfasi con cui spesso la stampa ha seguito il caso WikiLeaks. Pur non cercando di nascondere il loro sguardo di favore nei confronti di Julian Assange – il libro non ha alcuna pretesa di imparzialità o completezza – la formula da “giornalismo a fumetti” fornisce un ritratto preciso del personaggio riuscendo, grazie anche all’appendice dedicata ai cablo “italiani” rivelati da WikiLeaks e una semplice quanto efficace “Cronistoria dell’era dell’informazione”, a inserirlo in un contesto più ampio che attiene a tutta la storia del giornalismo e della comunicazione. Evidenziandone la portata. Julian Assange, dall’etica hacker a WikiLeaks esce nella collana “Biografie” di Becco Giallo in cui compaiono altri ritratti, da Adriano Olivetti a Giovanni Falcone, insieme a Mauro Rostagno e Anna Politkovskaja. Il volume, come tutti i libri di Becco Giallo Editore, sono pubblicati con licenza Creative Commons. Un’anteprima di 22 pagine è scaricabile e condivisibile liberamente in formato pdf.
RAVENNA - ‘Julian Assange: dall’etica hacker a Wikileaks’ è l’ultimo lavoro del fumettista ravennate Gianluca Costantini, edito da Becco Giallo e con Dario Morgante alla
sceneggiatura. È una biografia azzardata – quella ufficiale uscirà a novembre – e d’indagine, nel senso che tutte le informazioni sull’uomo simbolo di Wikileaks sono recuperate da Morgante in
rete.
Il libro si apre con le sequenze del video ‘Collateral Damage’, dove dodici civili iracheni, tra cui due giornalisti della Reuters, sono mitragliati dagli Apache americani. La
diplomazia Usa incolpò la ribellione irachena, venendo poi sbugiardata dal filmato presentato in una conferenza stampa a Washington, il 5 aprile 2010. La storia continua fino al processo per
stupro, intrecciando cronaca con stralci dell’adolescenza di Assange.
Questa la trama di un libro nato da un’intuizione di Costantini. “Non mi sembrava vero quello che faceva quest’uomo, sembra uno di quei racconti che leggevo da piccolo.
C’era già tutto, il mistero era in lui” spiega. Costantini, che è principalmente un disegnatore, contatta quindi Dario Morgante, scrittore e fumettista romano. “Man mano che studiavo la vita di
Assange ho scoperto un parallelismo tra le nostre esperienze: stesso interesse per la cultura hacker, film come War Games, l’idea che potevamo avere a 12 anni di riuscire a cambiare il mondo
semplicemente entrando nel sistema di sicurezza Usa da un computer” racconta Dario.
Quello che emerge è un profilo ambiguo. Un cavaliere dei nostri giorni che scopre che sapere la verità non serve a nulla, accusando in primo luogo il pubblico apatico ancor prima del
potere che si nasconde. Allo stesso tempo Assange è impenetrabile. Come i suoi collaboratori viene dal mondo hacker, rifugge il pubblico per formazione culturale e di Wikileaks non si sa nulla.
Questa immagine fredda del personaggio e la stessa grafica asettica del sito influenzano anche il tratto di Costantini, che sceglie uno stile che nulla concede al virtuosismo per i seicento
disegni del libro, rigorosamente distribuiti sei per pagina.
Infine alcune curiosità sul libro. Tutte le tavole riprendono persone vere, rigorosamente tratte da immagini viste su internet, senza che abbiano necessariamente qualcosa a che fare con
la storia di Assange. Ad esempio, Jennifer Aniston presta il volto alla ragazza che poi protagonista della vicenda per stupro. Inoltre, molte sequenze riprendono alcuni film famosi, come ‘I tre
gioni del Condor’ o ‘War Games’.
SABATO 22 OTTOBRE 18:00
Bartleby, Via San Petronio n. 30/A
Presentazione del fumetto JULIAN ASSANGE. Dall'etica hacker a WikiLeaks (Ed. Becco Giallo) di Gianluca Costantini e Dario Morgante.
Interventi di Gianluca Costantini, Dario Morgante e Wu Ming 2.
"È giusto che i governi, corporation e apparati militari, sappiano che esiste una morale superiore al loro potere" Julian Assange
Il 5 aprile 2010, durante una conferenza stampa a Washington, WikiLeaks diffonde un video che mostra l’assassinio di almeno dodici civili iracheni, tra cui due giornalisti della Reuters, durante l’attacco di due elicotteri Apache americani. Da quel giorno, da quel video denominato “Collateral Murder”, WikiLeaks è diventato uno spauracchio costante per i governi di tutto il mondo. “Julian Assange & WikiLeaks” ricostruisce la storia di Julian Assange e dei suoi “complici”, attraversa due interi decenni di sfide informatiche, e risponde a molte delle domande che molti si fanno su WikiLeaks e sulla comunità che ha generato questa piattaforma: quella degli hacker.
A seguire: Live set ALIVE LAB (electro minimal)
Venerdì 21 ottobre, ore 21, Cotignola, Palazzo Sforza - Nella rassegna: Il Canto della Parola
Gianluca Costantini e Dario Morgante presentano Julian Assange, dall’etica hacker a WikiLeaks (BeccoGiallo, Padova 2011).
Prima della presentazione, inaugurazione della mostra con le tavole originali del fumetto disegnato da Gianluca Costantini.
La mostra resterà aperta dal 21 al 30 ottobre, tutti i giorni tranne il lunedì, nei seguenti orari: mattino dalle 10 alle 12, pomeriggio dalle 16 alle 19. In collaborazione con Arti e Mestieri
di Roberto Recchioni
Nel segnalarvi l'inaugurazione della mostra dove verranno esposte le tavole del volume realizzato da Dario Morgante e Gianluca Costantini (QUI trovate maggiori informazioni), sfrutto l'occasione per recensire anche il libro in questione che, devo dire, mi aveva suscitato una certa curiosità all'uscita perché era da tanto che non mi capitava leggere nulla di Dario Morgante e perché mi piace il lavoro di Costantini.
Continua qui: http://prontoallaresa.blogspot.com
di Massimo Galletti da ANIMAls n.25
L'editore lo incasella biografia, ma, fortunatamente questo libro è altro. E' un lungo pezzo di approfondimento giornalistico, schierato e di parte, che sceglie di raccontare attorno ad alcuni momenti centrali della vita di Assange, per dare un'idea delle motivazioni (dall'etica hacker a Wikileaks, come recita il sottotitolo) che stanno dietro alle battaglie di una vita, per dare un'idea dei livelli nascosti di poteri falsi e senza scrupoli coi quali si scontra. E' la difesa d'ufficio di un "eroe" col nome (e di tanti sottoeroi senza nome) affine agli autori tanto nella radicalità delle prese di posizione riguardo all'informazione e alla politica, quanto nell'interdipendenza sempre maggiore della propria vita con la rete. E' un gesto d'affetto, colmo di angeli custodi e sguardi di nuvole in viaggio, per "uno come loro" che gli autori sentono di poter capire. E' onesto, e si sente. Ed è, forse soprattutto, un buon libro perchè ben scritto e ben disegnato da due autori che il fumetto lo sanno fare davvero, raramente è così in questo genere di libri. E si sente.
I Wikileaks sono quella grande notizia che non ha fatto notizia. Materiale da far esplodere il mondo, da farlo rivoltare. Rivelazione della rivelazione, roba da Matrix: ma si vede che lo sceneggiatore ha sbagliato tutto, perché il pubblico ha sbadigliato. Va bene, possiamo pure abbandonarci alla fantasia dell’occultamento mediatico: questa notizia, che avrebbe dovuto far scoppiare la rivoluzione, ce l’hanno tenuta nascosta.
Continua qui: www.terranullius.it
Cosa sono i wikileaks? O meglio, perché sono passati sotto silenzio al punto tale che io ti debba fare questa domanda?
Diciamo che a volte per coprire un'informazione se ne danno talmente tante ma fuorvianti da rendere difficile capire cosa stia succedendo... i «Leaks» o «perdite», «infiltrazioni» sono documenti riservati che si trovano nella giungla degli apparati statali, del complesso militare-industriale e delle multinazionali. Grazie al lavoro di persone che decidono di rivelare le magagne, come il soldato Bradley Manning, queste informzioni sotto forma di documenti di testo, immagini o video raggiungono i server sicuri di Wikileaks che provvede a classificarli e a rilasciarli alla stampa e ai media in forme e modalità tali da rendere ogni «leak», «rilascio», il più efficace possibile.
Continua qui: www.terranullius.it
di Alessandro Beretta da Rolling Stone n°96
Raccontare la parabola del buon teppista mediatico Assange non è un gioco da ragazzi. La scrittura cinematografica di Morgante e l'essenzialità in bianco e nero del tratto di Costantini, maesto
nel gioco dei layout, ci riescono. Dalle ricostruzioni del video Collateral Damage che ha fatto esplodere il caso Wikileaks, dove un elicottero dell'esercito americano spara sui civili
in Iraq a suon di "Budda Budda" (onomatopea Usa del mitra), ai presupposti teorici di Assange - condividere informazioni riservate per svelare i segreti del potere -, ne esce un bel graphic novel
per la ribellione 2.0.
Presentazione del graphic novel "Julian Assange"
Intervengono Dario Morgante (autore) e Pier Paolo Di Mino (TN - Cricca 33)
Margot via dei Volsci n. 13 - SAN LORENZO Rome, Italy
Bei tempi di Tutti gli uomini del presidente o de I tre giorni del condor. Coraggiosi film di smascheramento e denuncia contro il sistema, che riguardiamo ora con la nostalgia e l'amarezza delle occasioni mancate. Errore. Di pellicole del genere Hollywood ne produce a bizzeffe, oggi più che mai: sporchi affari ellici, multinazionali del farmaco, lobby e politica, mazzette e droga. Operazioni verità anche clamorose, ma che non restano nella memoria, a differenza delle imprese pionieristiche di Robert Redford. Perché a cambiare non è la trama: siamo cambiati noi ed è cambiata l'informazione, massiccia, pervasiva, assordante. Così si corre il rischio di perdere clamorosamente la mira, nella fiction come nella realtà E di dimenticare nel giro di un anno il nome di Julian Assange e il suo peso specifico in questa epoca in cui essere Robert Redford è un mestiere che non paga. Ad evidenziare la peculiarità, e la complessità del personaggio è una graphic novel italiana, appena pubblicata da BeccoGiallo nella collana, Biografie (144 pagine, 15 euro) e firmata da due specialisti: il veterano dei political comics Gianluca Costantini (Stripburger, World War III, Babel) e lo scrittore e giornalista Dario Morgante (La compagna P38, Newton Compton).
Il loro Julian Assange - Dall'etica hacker a Wikileaks è una passeggiata nei pensieri e nei destini del controverso cyber-rivoluzionario, cavalcando l'onda lunga delle sfide informatiche, partendo dall'immaginfica alna di War Games e arrivando all'oggi, a quella rivelazione della sua organizzazione, Wikileaks, capace di fare breccia sull'oppinione pubblica. Vale a dire il video che mostra l'assassinio di dodici civili iracheni, tra cui due giornalisti della Reuters, durante l'attacco di due Apache americani nell'aprile 2010. Dal giorno di quello scoop, denominato ironicamente "Collateral Murder", Assange è nemico giurato per i governi - e per le cosiddette democrazie di tutto il mondo - e, al pensiero alternativo per le masse. Un ruolo "tragico" mosso dalla storia e dalla psicologia dell'uomo - sin da piccolo in fuga da tutto e a caccia di libertà - e dall'etica hacker, così sintetizzata. "Primo: non danneggiare i sistemi che violi. Secondo: non alterare le informazioni. Terzo: diffondile". Una parabola in vignette che fonde poesia e impegno, ma che lascia al lettore il giudizio finale. Ad aiutarlo ci sono però, inseriti a fine testo, i cablogrammi (su nucleare, immigrazione e fedeltà agli Usa), che hanno messo in ridicolo l'Italia e gli italiani.
“Wikileaks, informazione e nuovi media”: incontro con il sociologo della comunicazione Prof. Alberto Abruzzese e Dario Morgante sceneggiatore del fumetto (Sala dell'Annunziata)
DOCartoon - Il disegno della realtà
1° Festival del documentaro animao e del fumetto non fiction
Pietrasanta, 24 - 30 settembre 2011
di Daniele Barbieri
Non si può escludere che Gianluca Costantini si sia riletto troppe volte il Città di vetro disegnato da Mazzucchelli, o il Jimmy Corrigan di Chris Ware, però li ha digeriti bene, e questo è il primo libro di BeccoGiallo che non mi faccia pensare che l’impegno sociale fa male ai fumetti.
C’è una storia raccontata per flash back e flash forward che, anche se, inevitabilmente, non ha una fine, narrativamente funziona, e ti tiene lì, senza annoiarti. La sua struttura un po’ contorta (ma non troppo) è persino coerente con i giochi visivi di Costantini, che finiscono davvero per raccontare in maniera molto evocativa.
C’è forse, ogni tanto, un vago odore di esercizio di stile, ma è necessario riconoscere che non è mica facile raccontare una storia vera, politicamente forte, senza diventare retorici – quello che è, in generale, il difetto principale degli altri volumi di questa collana. Un difetto che invece questo volume non ha, e non mi sembra cosa da poco. Magari è anche lo stesso sospetto – occasionale – di esercizio di stile, a tenere alla larga il pericolo, molto più grave, della retorica.
In realtà non lo so, però il libro mi è piaciuto. L’ho letto volentieri dall’inizio alla fine. Mi ha persino fatto venir voglia di scriverne queste righe. Mi ha fatto addirittura rimpiangere che il libro su Amy Whinehouse Fatta di musica non sia che una beffa estiva. Magari Becco Giallo aveva finalmente imbroccato la strada giusta. È davvero un peccato quando su cause giuste si scrivono solo libri sbagliati. Ma magari il cambio di rotta ora c’è stato davvero. Tifiamo per Morgante e Costantini.
di Federico Mascagni da l'Unità
Se nelle prime scene di un film viene mostrato un fucile, state certi che prima o poi sparerà». Con questa citazione da John Ford inizia la prima biografia dedicata a Julian Assange. E non si tratta di una biografia scritta da qualche giornalista di fama, ma di una graphic novel italiana dal tratto pulito e dalla sceneggiatura emozionante, quasi filmica; edita da BeccoGiallo, esce nelle librerie il 24 agosto. La citazione è chiara se la si riferisce al protagonista: mettete in mano uno strumento di libertà e prima o poi questo comincerà a svelare verità nascoste. Julian Assange non è un giornalista come molti credono, anzi, il suo rapporto coi giornalisti è sempre stato decisamente conflittuale. Julian Assange era un hacker (era, perché da qualche tempo ha da pensare al processo in cui è coinvolto). E dalla passione per il mondo degli hacker lo sceneggiatore Dario Morgante e il disegnatore ravennate Gianluca Costantini hanno tratto spunto per analizzare attentamente il personaggio. Così simile in alcune vicissitudini a Robert Redford de I tre giorni del Condor , così vicino nella sua infanzia al protagonista di War Games. Quanto il primo leggeva fra le righe dei libri le informazioni criptate su quanto accadeva in quella sfera misteriosa denominata geopolitica , così il giovane hacker anni 80 del film di John Badham forzava le password di accesso del Pentagono per sventare il rischio di una guerra termonucleare, terrore numero uno dell'epoca. Eroi per chi è della generazione di Assange, trentanovenne dalla infanzia travagliata, sempre in viaggio per l'Australia dietro alla madre. Un sacco sulle spalle anche durante l'adolescenza, in giro per il mondo a dormire negli aeroporti. E poi un'iscrizione tardiva all'università, gli scandali sessuali creati ad arte, tutto per affibbiare un profilo borderline a quello che è stato da alcuni definito addirittura l'uomo più pericoloso del mondo. Finora nessuno, va ricordato, è mai riuscito a smentire le sue informazioni, al limite rintuzzate con imbarazzo. Da questa graphic novel, va detto, ne escono fuori maluccio i giornalisti, che durante le conferenze stampa di Assange hanno spesso insistito su domande complottiste coprendo così la sostanza delle sue rivelazioni. Ma altri giornalisti hanno contribuito a finanziare la sua controinformazione. Molti infine i dubbi inquietanti che rimangono in piedi: che fine ha fatto il militare statunitense che ha fornito il materiale video sulla guerra in Iraq? Quale sarà la sorte di Assange nel caso venga estradato in Svezia, e quindi negli States? Tutto questo ora passa in secondo piano in un Occidente che si dibatte in una crisi profonda. La tecnologia invece, quella che Assange iniziò da giovane ad usare per raccogliere informazioni riservate, oggi sbarca nell'Africa Sahariana e nel Medio Oriente e fornisce momenti unici di verità, informazioni che mai avremmo potuto ricevere. Continua insomma a sparare le sue cartucce di libertà, come il fucile di John Ford.
di Luca Raffaelli da il Venerdì di Repubblica n.1222
ESCE UNA BIOGRAFIA A STRISCE DEL FONDATORE DI WIKILEAKS CON UNA NOTA (D'OBBLIGO): CHIUNQUE E' LIBERO DI DIFFONDERE IL CONTENUTO DEL LIBRO
"Essere un hacker vuol dire interrogare continuamente il grado di libertà che la società è in grado di esprimere": così disse Julian Assange nel 1994 quando venne interrogato al Tribunale di Melbourne, Australia, a proposito della sua attività di pirata del web. Prima, molto prima che il suo volto finisse sulle pagine dei giornali di tutto il mondo. Ma è questo il momento centrale del libro a fumetti Julian Assange & Wikileaks, scritto da Dario Morgante e disegnato da Gianluca Costantini (BeccoGiallo, in uscita il 24 agosto).
In queste pagine il ritratto di Assange si forma come in un quadro impressionista attraverso scene della sua vita, che non sono montate in ordine cronologico. Perchè un pensiero adulto può trovare la sua corrispondenza in un pensiero avuto da bambino, e il senso di certe azioni può essere ricercato in esperienze, visioni, traumi del passato. Per esempio: la fine del matrimonio di Assange, dopo l'arresto del '91, potrebbe trovare origine nei continui spostamenti a cui lo costringeva la madre, insieme con suo fratello, per sfuggire a un padre psicopatico? O è stato quel continuo cambiare indirizzi e identità a fornirgli una visione così audace e irrequieta della libertà? Se lo chiedono gli autori, in queste pagine, e se lo chiede lo stesso Assange.
Ma qui non ci sono solo fatti. C'è anche la poetica dell'Assange ribelle, un Don Chisciotte che si batte contro il potere e la sua ipocrisia, forse inconsapevole delle conseguenze delle sue azioni, ma in grado di spiegarne con chiarezza il senso.
D'altra parte non va applaudito chi ha il coraggio di mettere a nudo il Re? Morgante e Costantini, raccontando le gesta del capo di Wikileaks, appoggiano le sue tesi con convinzione, ma anche con una certa malinconia (alcune tavole non narrano nulla, sono solo piene di nuvole o del nero della notte).
Nel ibro, una nota invita a condividere la conoscenza e lascia la libertà di diffondere i contenuti del volume (Attraverso le licenze Creative Commons); nel stile di Assange.
di Pierluigi G. Cardone
MR WIKILEAKS DIVENTA FUMETTO
Uscirà il 24 agosto, ma già da ora fa molto parlare di sé: trattasi di "Julian Assnage - Dall'etica hacker a Wikileaks", titolo del libro di Dario Morgante e Gianluca Costantini, che ripercorrono
la vita (e le opere) del creatore del sito di spionaggio telematico più importante del pianeta. La particolarità dell'opera è che le gesta di Julian Assange sono raccontate non solo dalla penna
di Dario Morgante (sceneggiatore e giornalista), ma anche e soprattutto dai fumetti di Gianluca Costantini, artista originario di Ravenna e blogger. Il volume, pubblicato dalla casa editrice
Becco Giallo, sarà disponibile in tutte le migliori librerie e le fumetterie del nostro Paese.
di Matteo Stefanelli
Con questa sequenza, che ridisegna il celebre video sull’attacco degli elicotteri Apache USA contro un gruppo di civili inermi a Baghdad, si apre Julian Assange & Wikileaks (Becco
Giallo), nuovo graphic novel di Dario Morgante e Gianluca Costantini:
Il volume racconta alcuni dei principali snodi storici della vicenda Wikileaks, vissuta in prima persona da Assange, i cui frammenti di infanzia, adolescenza e giovinezza si alternano alle turbinose conferenze stampa internazionali, ai processi e alle fughe. Inclusi alcuni incontri decisivi con giornalisti, amici e hackers suoi compagni d’avventura.
Il principale merito di un simile libro biografico-cronachistico mi pare non tanto nel punto di vista generale – che sposa in toto la visione di Assange, rinunciando a un corpo a corpo più ‘dialettico’ con il caso – ma nei toni del racconto: una biografia ellittica, più che il solito comics journalism in provetta. Sia nei contenuti, che rinunciano alla logica para-didattica del ‘giornalismo surrogato’; ma anche nell’impianto visivo, che offre allo stile fluttuante e astratto del Costantini in b/n (abitualmente ‘sottrattivo’) una buona occasione per costruire senso e atmosfera.
Una sorta di spigolatura e insieme un breve feuilletton, insomma. Mi è parsa buona per quelle riviste popolari, settimanali soprattutto, in cui il fumetto (non strips o due paginette: 8/16 pagine) è una risorsa di fiction per accompagnare il racconto dell’attualità, con narrazioni visive chiare ma non per questo banali. Ma poi ho pensato – ooops – che riviste del genere non esistono.
PS Il libro esce il 24 agosto. Altri dettagli qui.
i Roberto Alfatti Appetiti, Dal Secolo d'Italia del 23 luglio 2011
Beati i Paesi che non hanno bisogno di eroi, tanto meno in costume. L'ultimo in ordine di tempo si fa chiamare Spider Truman e l'hanno già definito, assai generosamente, l'Assange italiano. Con la differenza, neanche troppo irrilevante, che il principe degli hacker, paladino della libertà dei media,
c'ha messo la faccia mentre l'altro s'è nascosto dietro il mantello vintage di "The Spider", l'eroe d'inchiostro degli anni Trenta, resuscitato negli anni Novanta grazie a Timothy Truman.
Giornalista, programmatore e attivista australiano, quarant'anni compiuti lo scorso 3 luglio, Assange già negli anni Ottanta era, col nickname di Mendax, uno degli International Subversives, storico gruppo di hacker, ma è con WikiLeaks, icona della controinformazione corsara, che ha raggiunto la popolarità. Il 28 novembre 2010 rende di dominio pubblico oltre 250mila documenti diplomatici statunitensi, molti dei quali considerati confidenziali, se non "segreti", e sicuramente imbarazzanti. Non molto tempo dopo, inseguito da un mandato di cattura internazionale, Assange preferisce presentarsi spontaneamente negli uffici di Scotland Yard piuttosto che finire nelle galere svedesi o, peggio, in quelle statunitensi, Paese dove tuttora rischia di essere estradato, sia pure in mancanza di un'incriminazione formale (spionaggio?), in quanto ritenuto genericamente nemico della sicurezza globale.
La storia di Julian Assange comincia nel 2010: da allora il suo Wikileaks è diventato lo spauracchio di poteri e governi di tutto il mondo scritto da Dario Morgante disegnato da Gianluca Costantini.